Buongiorno ai nostri gioiosi utenti (virtuali). Come state? Desiderosi di tornare ad uscire, magari modificando i “termini” del vostro confinamento domiciliare? Attenti! Occhio al “viale”…! Con questa parola gli statuti del Comune di Ascoli del 1377, tradotti in volgare e stampati nel 1496, non indicavano una via ampia e alberata bensì un ufficiale eletto dalle magistrature comunali (Consiglio generale, degli Anziani, dell’Ordine e dei Duecento), scelto tra cittadini forestieri, di buona ed onesta condotta morale, cattolico e letterato che, affiancato da “uno bono et experto notario … et quactro famigli boni et acti ad portare arme et uno bono cavallo”, soprintendeva al decoro di vie, piazze, fonti e cisterne, alla sosta sulle pubbliche piazze, al controllo dell’occupazione dello spazio pubblico ad esempio con banchi davanti alle botteghe, al corretto mantenimento dei corsi d’acqua e dei confini dei terreni, alla corretta gestione del taglio legna (Statuti del Popolo, libro I, rubb. 34, 51, 88; libro III, 10, 35, 68, 82). Tale incarico durava sei mesi durante i quali, oltre alle suddette attività, il viale amministrava, per le materie di sua competenza, la giustizia civile e penale, punendo i colpevoli sia con pene corporali che pecuniarie, fino ad un massimo di dieci soldi (Statuti del Popolo, libro I, rub. 51; libro III, rubb. 99, 102, 104).

Vi mostriamo alcune splendide raffigurazioni tratte dallo “Statuto del viale”, un registro pergamenaceo del 1451 che riporta in copia le rubriche relative all’ufficio del viale tratte dagli Statuti del Comune e del Popolo di Ascoli del 1377, che rappresentano un uomo atto ad estrarre un termine da un terreno e un boscaiolo intento a tagliare legna (ASAP, Archivio storico del Comune di Ascoli, reg. 22, cc. 6r, 7r). In particolare, l’estrazione di un termine di confine da un terreno veniva a configurarsi come reato penale (non a caso l’uomo è raffigurato con un piccolo demone sulla spalla in quanto sta compiendo un’azione cattiva) e comportava una sanzione pecuniaria di 50 libbre di denari se il reato veniva compiuto di notte o di 25 libbre se invece veniva compiuto di giorno, mentre la semplice modifica di un confine veniva multata con un’ammenda di 10 libbre di denari.

Summa summarum: rispettiamo i confini! Restate connessi (qui si, senza confini). A presto.

 

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