Buongiorno a tutti voi, carissimi utenti (virtuali). Come promesso vi presentiamo oggi il diploma più antico fra quelli rilasciati dall’imperatore Federico II, lo stupor mundi, conservato dall’Istituto. In esso, dato a Napoli nel gennaio 1221, l’imperatore rende noto di aver posto sotto la sua protezione il monastero di S. Angelo Magno di Ascoli, la sua badessa Catelgrima e le sue monache, con tutti i suoi beni posseduti nella città e comitato di Ascoli, in quello di Fermo e nel distretto dell’abbazia di Farfa e in qualunque altro luogo. Conferma altresì il diploma di Enrico VI suo padre che avete già avuto modo di conoscere ieri. Il documento è corroborato col sigillo imperiale in cera, mutilo, pendente da filo serico rosso, che raffigura l’imperatore assiso in trono, in maestà, recante nella mano destra lo scettro e nella sinistra il globo terraqueo crucifero.
Se non l’avete ancora capito, è l’ennesima conferma del potere e del prestigio raggiunti dal monastero di S. Angelo Magno di Ascoli che godeva, all’apogeo della sua espansione patrimoniale, della protezione imperiale, inserendosi con acuta strategia nelle dinamiche socio-politiche del secolo XIII all’interno di un territorio di confine tra le giurisdizioni del Papato e dell’Impero. #iorestoacasa

 

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